Diffamazione, senatore Zavoli: “Ddl tocca la democrazia, fermiamoci”
8 nov. – Si profila un nuovo testo base del ddl sulla diffamazione, rinviato ieri in commissione Giustizia dalla conferenza dei capigruppo del Senato. Lo sta approntando il relatore Filippo Berselli che annuncia: “Chiederò al presidente del Senato Renato Schifani di poter lavorare in commissione, mentre è riunita l’aula”.
Il senatore Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza Rai invita alla cautela. “Fermiamoci! Riflettiamo sulla natura di una legge che, suggerita da un caso particolare – dice Zavoli – , tocca un punto sensibile della democrazia nel nostro Paese“. “Sulla riflessione, purtroppo – ha aggiunto – stanno prevalendo spinte contrapposte tra chi sostiene misure punitive per il giornalismo e la libertà di espressione e chi invoca l’esercizio corretto e responsabile di una professione che ha il dovere di scegliere tra valori e interessi confliggenti. Ecco perché dico ‘fermiamoci’ e ‘riflettiamo’: perché sono in gioco la trasparenza e la credibilità di un rapporto fondamentale tra informazione e comunità nazionale”.
“Si tratta – ha proseguito – di definire un sistema complessivo che abbia una ponderata condivisione delle leggi e diventi costume di una società democratica”. Zavoli ha concluso: ” E’ una questione che riguarda anche il Servizio pubblico radiotelevisivo per la forte e speciale incidenza della sua informazione. E ne farò partecipe la commissione che presiedo”.
Il lavoro comporta la riformulazione integrale del ddl con snodi fondamentali l’eliminazione del carcere per i giornalisti condannati, la definizione delle pene pecuniarie e la rettifica. Un punto, questo, sul quale Berselli si dice “non ottimista”. Il ritorno del provvedimento in Aula è previsto per martedì prossimo. (Adnkronos)
