LIBERTA' DI ESPRESSIONE

Boldrini vuole limitare libertà espressione. Non giusto minacciare, ma si chieda perchè

3 mag. (TMNews) – “So bene che la questione del controllo del Web è delicatissima. Non per questo non dobbiamo porcela”. Lo ha affermato in una intervista a Repubblica la presidente della Camera Laura Boldrini, che ha deciso di denunciare pubblicamente le crescenti minacce (di stupro, di linciaggio, genericamente di morte) che subisce attraverso la Rete, in gran parte non anonime ma lanciate da persone identificabili con nome e cognome attraverso i loro profili sui social network.

“Mi domando se sia giusto – ha osservato Boldrini – che una minaccia di morte che avviene in forma diretta o attraverso una scritta sul muro sia considerata in modo diverso dalla stessa minaccia via Web”.

La presidente della Camera ha messo l’accento sul fatto che le vittime di questo genere di campagne diffuse di minacce sono soprattutto le donne che ricoprono ruoli pubblici. Le denunce sono partite, “ma è come svuotare il mare con un bicchiere”, a giudizio della terza carica dello Stato.

Sono due le riflessioni che Boldrini ha proposto attraverso la sua intervista: “Se vogliamo dare battaglia – una battaglia culturale – alle aggressioni alle donne a sfondo sessuale. Se vogliamo cominciare a pensare alla Rete come a un luogo reale, dove persone reali spendono parole reali, esattamente come altrove”. Una riflessione che per Boldrini non è fine a se stessa, ma punta a “decisioni misurate, sensate, efficaci. Senza avere paura dei tabù, che sono tanti, a destra come a sinistra. La paura paralizza. La politica deve essere coraggiosa, deve agire”.

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